La vicinanza alla foce del Tevere e alle saline costiere costituisce il fattore principale che determinò la nascita e lo sviluppo di Ostia (dal latino ostium, “foce”), dapprima in funzione strategico-militare, poi soprattutto commerciale. La tradizione letteraria fa risalire la...
La viabilità principale della città era costituita dal Decumano e dal Cardine, che si incrociavano in corrispondenza del Foro. Il primo era il tratto urbano della Via Ostiense che, correndo in direzione est-ovest, si dirigeva verso il mare piegando leggermente a sud. Il Cardine corrispondeva...
Sul lato meridionale del tratto extra-urbano della Via Ostiense, a partire dal II secolo a.C. cominciarono a disporsi sepolture di varie tipologie, che progressivamente si infittirono, occupando aree sempre più vaste e a volte sovrapponendosi. Sul lato settentrionale della medesima strada non...
L’ubicazione di questo settore urbano, in diretto collegamento con il Tevere e il porto fluviale, determinò a partire dall’epoca repubblicana lo sviluppo di un quartiere di magazzini: essi furono costruiti inizialmente solo nella zona a sud del Decumano, poiché l’area a nord della...
Compreso all’interno dell’area pubblica delimitata dai cippi di Caninio, questo settore della città rivestì fin dall’età repubblicana un notevole significato: qui sorse infatti, già nel I secolo a.C., l’importante santuario dei Quattro Tempietti. Nell’area immediatamente...
Il quartiere a sud del Foro assunse un carattere prevalentemente privato già a partire dall’epoca repubblicana. Il tratto meridionale del Cardine massimo era infatti caratterizzato da una significativa presenza di ricche domus, oltre che di terme ed edifici con funzione artigianale e...
Lungo l’antica Via Laurentina, fuori dalle mura della città, si estendeva una delle principali necropoli ostiensi. Le tombe più antiche, databili a partire della metà del I secolo a.C., furono erette in una zona posta a una certa distanza dalla città, mentre in epoca imperiale il...
Al centro del quartiere si colloca la piazza del Foro che, posta all’incrocio tra il Cardine e il Decumano, ebbe fin dalla fondazione del castrum (IV secolo a.C.) un ruolo centrale nella vita civile e religiosa della città. Fu soltanto all’inizio dell’età imperiale che...
Agli inizi del II secolo d.C., in epoca traianea e poi soprattutto adrianea, la parte occidentale della città assunse una funzione prevalentemente residenziale. Sorsero infatti in quest’area grandi caseggiati a più piani, con appartamenti e botteghe sulla facciata, talvolta in collegamento...
Il cipollino si estraeva lungo la costa occidentale dell’Eubea meridionale. Introdotto a Roma sin dall’età augustea (fine I secolo a.C. - inizio I secolo d.C.), venne utilizzato per fusti di colonna e lastre di rivestimento dei più importanti complessi urbani e provinciali. Il suo...
Nelle cave di Kylindroi presso Karystos sono documentate in modo puntuale le differenti fasi di realizzazione dei grandi fusti di colonna. I pesanti monoliti erano esportati in diversi stadi di lavorazione, come dimostrano alcuni degli esemplari esposti; il fusto integro già quasi del tutto...
Sono qui raccolti manufatti, blocchi, fusti ed elementi architettonici recuperati agli inizi degli anni ’90, lungo Via Redipuglia, presso l’Isola Sacra. Il marmo più attestato è il cipollino, seguito da un cospicuo numero di frammenti in africano, elementi architettonici in proconnesio e...
La qualità variegata dell’africano si esaurì probabilmente già in età flavia (fine I secolo d.C.), epoca in cui le cave producevano ormai solo una varietà grigiastra di rado attraversata da venature rosse, come attestato dai moltissimi blocchi ancora presenti presso il sito...
Il pavonazzetto, estratto nelle cave della Frigia a partire dalla media età augustea (fine I secolo a.C. - inizio I secolo d.C.), era annoverato tra i marmi più pregiati e utilizzato prevalentemente per gruppi scultorei: tra questi spiccano le statue dei barbari soggiogati (noti anche come...
Il nome del marmo è legato all’uso che se ne fece per gli stipiti della Porta Santa nella Basilica Vaticana. Plinio ricorda la risposta laconica di Cicerone agli abitanti di Chio, intenti a mostrargli con orgoglio le proprie mura realizzate in questa pietra: disse infatti che il suo stupore...
l giallo antico venne importato a Roma sin dalla fine del II secolo a.C. Usato soprattutto per lastre di rivestimento e fusti di colonna, di cui è noto un generoso donativo dell’imperatore Tacito (275-276 d.C.) a Ostia. I blocchi qui esposti, importati già nel I secolo d.C., furono...
L’onice egiziana, tra gli alabastri più pregiati dell’antichità, fu usato fin da epoca remota sia per suppellettili, sia come decorazione architettonica per diverse tipologie edilizie, tra cui in particolare residenze di pregio. Lucano ci ha tramandato una vivida descrizione della...