Il cipollino si estraeva lungo la costa occidentale dell’Eubea meridionale. Introdotto a Roma sin dall’età augustea (fine I secolo a.C. - inizio I secolo d.C.), venne utilizzato per fusti di colonna e lastre di rivestimento dei più importanti complessi urbani e provinciali. Il suo utilizzo a Ostia è attestato da fusti di colonna nel frigidarium delle Terme del Foro e nella facciata del Tempio Rotondo. L’unica scultura nota in cipollino è invece il coccodrillo utilizzato come fontana nel Canopo di Villa Adriana. Le poche date, indicate con il nome dei consoli e incise sui blocchi, sono relative a controlli eseguiti nella statio marmorum (deposito dei marmi) di Porto, mentre i sigilli plumbei sono del tutto assenti.
Iscrizione del console Augurino (132 d.C.) relativa a un riconteggio dei blocchi nella statio marmorum dell’Isola Sacra