Il pavonazzetto, estratto nelle cave della Frigia a partire dalla media età augustea (fine I secolo a.C. - inizio I secolo d.C.), era annoverato tra i marmi più pregiati e utilizzato prevalentemente per gruppi scultorei: tra questi spiccano le statue dei barbari soggiogati (noti anche come frigi), ai quali l’uso di tale marmo ben si addiceva. Lastre di rivestimento, alla cui produzione erano destinati i blocchi gradinati, ornavano importanti edifici pubblici, mentre fusti di colonna, come quelli del Capitolium di Ostia, conferivano pregio all’architettura imperiale. La colonna quadriloba e quella biloba (A, O), da separare una volta giunte a destinazione, attestano invece modalità di trasporto in sicurezza.
Roma. Daci in pavonazzetto dal Foro di Traiano sull’attico settentrionale dell’Arco di Costantino
(Bruno M. 2008)
Napoli, Museo Archeologico. Barbaro inginocchiato in pavonazzetto dalla Collezione Farnese
(Castellani S. 2002)