I cinque blocchi di forma parallelepipeda gradinata sono di origine asiatica: alcuni sono da identificare con varietà di seconda scelta del più rinomato pavonazzetto, altri provengono da una cava presso Aphrodisias in Caria, in cui si estraeva un marmo di qualità simile al precedente. Tre blocchi, due parallelepipedi e uno informe di grandi dimensioni, sono in marmo lunense e presentano moderne iscrizioni relative ad attività estrattive eseguite nell’800 per conto dello Stato Pontificio. Questi blocchi sono stati recuperati nella Fossa Traiana, così come altri con iscrizioni simili, ora conservati presso il Museo delle Navi a Fiumicino.
Carrara, lizzatura nel 1928 del grande monolite destinato all’obelisco del Foro Italico dalla cava Carbonera nel bacino di Miseglia
(Archivio A. Pintonello, Roma)