Questa fontana monumentale va messa probabilmente in relazione con il complesso residenziale identificato sotto la vicina basilica e databile ai primi decenni del IV secolo d.C.. La fontana va infatti collocata, per la pianta semicircolare con nicchie contornate da edicole e per l’uso di marmi di reimpiego, proprio nell’età tardoantica. A partire dalla fine del VII secolo d.C. il Ninfeo, ormai in abbandono, fu riempito con scarichi di rifiuti. Infine, tra la fine del IX e il X secolo d.C. l’area dell’edificio venne rioccupata da una sepoltura.