Nello spazio non edificato compreso tra il Palazzo Imperiale e i Navalia, in età severiana (193-235 d.C.) venne realizzato un anfiteatro di ridotte dimensioni, di cui restano due fondazioni concentriche gettate entro casseforma, visibili soprattutto lungo il sentiero moderno; una terza fondazione creava verosimilmente un’esedra. L’edificio, realizzato in opera vittata mista, venne totalmente demolito tra il IV e il V secolo d.C. per far posto a una nuova facciata del Palazzo Imperiale. In seguito l’area su cui sorgeva l’anfiteatro fu attraversata dalle mura tardoantiche, delle quali resta un tratto particolarmente ben conservato e dotato di contrafforti.