Costruite nella seconda metà del V secolo d.C., in questo settore riutilizzano il fronte nord dei Navalia. Sono state realizzate obliterando tutte le aperture dell’edificio originario con una struttura muraria dotata di paramento in mattoni di riuso disposti con molta accuratezza, che ingloba i paramenti dei piloni della facciata dei Navalia. Nei pressi dell’estremità occidentale di questo tratto di mura si apre una porta (A), ancora segnalata da un frammento di colonna in marmo riutilizzato come paracarro e tamponata negli anni centrali del VI secolo d.C. durante la guerra greco-gotica. Le mura proseguono poi, piegando ad angolo retto, in direzione nord-sud, inglobando il Castellum Aquae (B).
Tratto delle mura tardoantiche con la porta tamponata e una colonna utilizzata come paracarro
(Portus Project)