Quest’area presenta diverse tipologie di edifici funerari e di tombe semplici c.d. “povere” (oltre 600), per lo più individuali.
Tombe 54 e 55: a cella, con apprestamenti per banchetti addossati alle facciate e interni predisposti per il rito misto. Nella Tomba 54, databile intorno al 130 d.C., il mosaico riporta il nome del defunto (Titus Iulius Argius). La Tomba 55 (138-192 d.C.) presentava una ricca decorazione pittorica in gran parte distaccata.
Tomba 56: a edicola, è stata rimontata sul retro della Tomba 55 mentre originariamente era addossata sulla parete settentrionale di quest’ultima. La figura del defunto entro una porta semiaperta allude al momento del trapasso. Datazione: metà del II secolo d.C.
Tombe 57 e 58: a cella, le facciate prospettano su un diverticolo minore. La decorazione pittorica della prima si svolgeva anche sull'esterno dell'edificio, mentre nella seconda un arcosolio conserva la decorazione a mosaico. Datazione: metà del II secolo d.C.
Tombe 60, 63, 64 e 69: a cella, destinate al rito dell'incinerazione. Sotto le nicchie della Tomba 63 si trovano tabelle marmoree su cui erano forse dipinti i nomi dei defunti. Caso unico, la Tomba 64 è orientata verso il mare, anche se l'iscrizione è affissa sulla parete rivolta verso la strada.
Datazione: prima metà del II secolo d.C.