Questa ricca casa aristocratica fu costruita in fasi successive nel corso del III secolo d.C. Era accessibile da un ingresso monumentale (protiro) con colonne marmoree e frontone (A) su cui era iscritto il nome dei proprietari, cancellato in antico. Era caratterizzata da una corte centrale (B), impreziosita da un ninfeo (C) decorato su due lati, con una fronte ad abside e nicchie rivolta verso il vestibolo e un prospetto a edicole e frontoni marmorei rivolto verso la sala principale (D). Quest’ultima presentava due colonne all’ingresso ed era pavimentata in lastre marmoree; analoghi rivestimenti, in parte di riuso, connotavano gli ambienti di prestigio della casa. Un piccolo vano sotterraneo (E) con nicchie e pozzo era accessibile dalla corte ed è forse interpretabile come un santuario domestico.
Assonometria ricostruttiva della fase finale della domus
(J.S. Boersma)
Statua di Apollo proveniente dalla domus
Prospetto del protiro (A)
(G. Gasponi)
Dettaglio del pavimento in opus sectile con iscrizione riutilizzata
Vista dall’alto della domus
Statua di Diana rinvenuta all’interno della domus
Coppa in vetro con rappresentazione cristiana rinvenuta all’interno della domus