L’edificio, destinato alla produzione e alla vendita del pane, fu costruito intorno al 120 d.C. e venne distrutto da un incendio alla fine del III secolo d.C. Presentava sei tabernae (ambienti per la vendita) (A) sulla fronte, mentre le stanze più interne, pavimentate con basoli, erano adibite alla macinatura del grano (B) e alla realizzazione degli impasti di farina (C), come attestato dalla presenza di macine e vasche in pietra lavica; nell’ambiente d’angolo, caratterizzato dalla presenza di un grande forno (D), avveniva la cottura del pane. Il panificio era in collegamento diretto con i Grandi Horrea, sul lato opposto della strada, in cui veniva conservato il grano. Un passaggio scoperto alle spalle del panificio fu trasformato nel III secolo d.C. in un ambiente di culto di Silvano (E), divinità popolare dei campi e dei boschi.
Assonometria ricostruttiva dell’edificio
(T. Bakker)
Rappresentazione di mugnaio dalla Necropoli di Isola Sacra
Ricostruzione del sistema di funzionamento di una macina
(A. Pascolini)
Acquerello con rappresentazione degli affreschi del sacello
Rilievo di terracotta con scena di lavoro in un mulino, proveniente dalla Tomba 78 della Necropoli di Isola Sacra
Rilievo con scena di vendita del pane dall’Episcopio di Ostia
Situla con Sileno rinvenuta nell’edificio
Statuetta di Ercole fanciullo rinvenuta nell’edificio
Statuetta di Mercurio rinvenuta nell’edificio