L’insula occupa parte del Caseggiato dei Dipinti, di età adrianea (117-138 d.C.): quest’ultimo, a carattere residenziale, aveva abitazioni aperte sulla strada e un vasto cortile comune retrostante (A). La planimetria è caratterizzata da un corridoio centrale (B) e da un piccolo cortile (C), da cui prende luce l’ambiente principale (D), posto nel settore più interno della casa. L’edificio, che deve il nome al soggetto del quadro mitologico dipinto nell’ambiente di ricevimento, fu trasformato alla fine del II secolo d.C., quando venne rialzato il soffitto della stessa sala fino a comprendere due piani e fu realizzata la decorazione pittorica. In questo periodo furono rifatti anche gli affreschi delle altre stanze, in una delle quali si conserva un graffito databile all’epoca dell’imperatore Commodo (180-192 d.C.). I pavimenti in mosaico appartengono alla fase originaria dell’edificio.
"Il settimo giorno prima della calende del mese di Commodo (agosto/settembre)"
Graffito inciso sulla decorazione pittorica di uno degli ambienti dell’insula
(photo Ostia Graffiti Project)