In questo edificio, tradizionalmente interpretato come luogo di culto cristiano per la presenza del cristogramma (combinazione delle iniziali del nome di Cristo) su un architrave iscritto, probabilmente è da riconoscersi una domus, costruita alla fine del IV secolo d.C. e forse appartenuta alla famiglia dei Tigriniani. La pianta irregolare era determinata dalla sovrapposizione della domus a un precedente edificio a botteghe, a una stradina e a un impianto termale. Si articolava in due lunghe navate separate da un colonnato, che terminavano con ambienti absidati (un’aula con nicchie per statue e un ninfeo). Sulla navata sinistra si affacciavano tre ambienti, introdotti da colonne, forse utilizzati per riunioni filosofiche o come scuola per catecumeni, vista la presenza del simbolo cristiano.