Interpretato come sede del collegio dei fabri navales (costruttori di navi), l’edificio è tradizionalmente datato nel II secolo d.C., ma studi recenti hanno proposto una cronologia al III secolo d.C. Era caratterizzato da un solenne prospetto a esedra con colonne (A), da un vestibolo con ambienti laterali dotati di nicchie (B), in uno dei quali era collocata la statua dell’imperatore Traiano. All’interno, l’edificio si articolava intorno a un grande cortile con colonnato laterizio e vasca centrale (C). Il cortile e la parte di fondo dell’edificio furono trasformati con l’inserimento di una sala da banchetto (D) e di altre stanze di rappresentanza, decorate con pavimenti a intarsi marmorei e affreschi parietali ad imitazione di rivestimenti in marmo. L’edificio sorse su precedenti abitazioni, la più antica delle quali (detta Domus dei Bucrani) è databile al I secolo a.C. A una domus della prima età imperiale (E) appartengono invece un peristilio e ambienti con mosaici, oggi parzialmente ricostruiti nel cortile della Schola.
Ricostruzione assonometrica e prospetti dell’edificio
(I. Gismondi, G. Goldoni)
Ricostruzione assonometrica e prospetti dell’edificio
(I. Gismondi, G. Goldoni)
Statua di Traiano
(Museo Ostiense)
Mosaico della sala da banchetto D
Pitture della Domus dei Bucrani
L’esedra in corso di scavo (1939)
Decorazione musiva e pittorica della Domus a peristilio
Gruppo scultoreo dei lottatori dalla Schola del Traiano (Depositi ostiensi)
Ara di Anubis e Arpocrate rinvenuta nell’edificio (Depositi ostiensi)